Tumori del testicolo
QUALI SONO?
Si classificano in:
COME SI RICONOSCONO?
Da:
Tre quarti dei teratoma producono alfa-fetoproteina (AFP) e gonadotropina corionica beta umana (beta-hCG): prima di esplorare il testicolo, si calcola quindi il valore di queste proteine (AFP, BHCG, LDH) presenti nel sangue.
Talvolta, può insorgere una difficoltà se il tumore è situato nel solco fra il testicolo e l’epididimo: in questi casi l’ecografia scrotale aiuta a confermare la diagnosi.
Anche un pregresso intervento chirurgico al testicolo o al canale inguinale possono rendere più difficile l’interpretazione dei referti. Se la diagnosi non è ancora definitiva, è utile l’esplorazione chirurgica del testicolo. La diagnosi differenziale comprende:
Le metodiche di imaging non invasive sono, invece, il migliore strumento per classificare lo stadio del tumore. La tomografia computerizzata (TAC) permette una valutazione precisa delle dimensioni e del limite superiore delle masse dei linfonodi para-aortici e riesce a individuare metastasi polmonari e mediastiniche non visibili con radiografia convenzionale. La distribuzione e il volume delle metastasi è molto importante per pianificare le strategie terapeutiche.
CHI SI AMMALA?
Le probabilità di ammalarsi aumentano negli uomini generalmente con testicoli ritenuti (criptorchidismo) e nelle persone con testicoli atrofici in seguito ad orchidopessia, torsione o trauma (maschi esposti a ormoni esogeni in fase prenatale). Il rischio di tumore testicolare appare estremamente aumentato nei maschi di eta’ inferiore ai 30 anni.
Inoltre, circa il 10% dei tumori del testicolo è dovuto a testicoli fuori dalla loro sede naturale (ectopici). Il rischio è sei volte maggiore in testicoli rimasti in sede intra-addominale rispetto a quelli più in basso della sede naturale. Quando un testicolo non è ben posizionato nello scroto, il 20% delle neoplasie è localizzato nel testicolo controlaterale in posizione normale.
Il rischio di sviluppare un tumore controlaterale è maggiore anche in chi ha già avuto un tumore del testicolo: per questo, a pazienti già operati, viene consigliato di effettuare esami periodici al testicolo superstite.
COME SI CURANO?
Grazie ai recenti sviluppi terapeutici, la mortalità dovuta a questa malattia è risultata ridotta.
Con i risultati dell’esame istopatologico del testicolo asportato è possibile classificare il tumore e predisporre quindi il trattamento medico più idoneo. In generale la guarigione dipende dalla diagnosi precoce, dal tempestivo trattamento della lesione primaria, dalla rigorosa classificazione del tumore e dalla giusta impostazione del trattamento iniziale.
L’approccio chirurgico consigliato consiste in un’incisione inguinale per rimuovere il testicolo e il funicolo spermatico (esplorazione chirurgica e orchi-funiculectomia).
Esistono comunque terapie differenti a seconda del tipo di tumore e dello stadio d’avanzamento:
È indispensabile effettuare un regolare controllo clinico per poter tempestivamente individuare recidive e trattare eventuali esiti della chemioterapia.
Dopo l’asportazione del testicolo, i marker tumorali devono essere dosati regolarmente ogni due settimane, fino a quando non risultano nella norma, e poi ad ogni visita di controllo.
Nel caso si opti per la chirurgia delle metastasi dei linfocentri primari i più rilevanti effetti sono: